Scarpe, borsette, vestiti, ma anche cappellini, gioielli e sciarpe. L’atmosfera sembra quella di un bazaar e invece ci troviamo a Milano, al coperto, in piazza VI febbraio. E’ qui, nello storico Padiglione 3 dell’ex quartiere fieristico, che è stata inaugurata sabato la Fiera Super. L’iniziativa, che si svolge in concomitanza con la settimana della moda, è dedicata agli accessori e al prêt-à-porter donna. L’ultima giornata dell’esposizione è prevista oggi.
Il salone nasce dall’accordo fra Pitti Immagine e Fiera Milano e si pone un obiettivo: rilanciare la moda milanese. Il settore sta infatti affrontando un momento difficile: i dati parlano di una flessione dell’export e Super si propone di aumentare la competitività, attirare compratori e potenziare l’offerta. Il Padiglione 3, noto anche come Palazzo delle Scintille, ha ospitato in questi giorni 240 brand, tra aziende consolidate e realtà emergenti. Ben il 30% degli espositori era straniero.
Qui sotto un breve focus su alcuni dei marchi che più mi son piaciuti.
Wmaty (What’s more alive than you). E’ un brand italiano che si avvale dell’apporto di giovani creativi di tutto il mondo, accuratamente selezionati tra centinaia di proposte. Alla fiera, Wmaty ha presentato la collezione autunno-inverno: un mix di accessori che, tra scarpe e borse, esprime la voglia di distinguersi. Caratteristiche di questa stagione sono forme asimmetriche, verniciature e intrecci “pixel”.
Atelier Maé. Colpiscono per delicatezza e grazia le creazioni dell’atelier Maé, un tripudio di fiori in feltro e ricami adatto a chi vuole circondarsi di un’aura romantica.
Gingi. Tra i marchi di cappellini è quello che ho preferito. Gingi è un’azienda a conduzione familiare che produce per le più prestigiose firme del made in Italy. L’incontro tra manifattura artigianale italiana e moda dà vita a capi pratici e confortevoli, curati nei minimi particolari.
Sophia Webster, I’m a rainbow too. Camminando al centro del Padiglione l’attenzione viene attirata dall’installazione di Sophia Webster: un boschetto di alberi color pastello sui quali sono costruite delle casette che ospitano le creazioni della stilista britannica. Si tratta di una collezione di calzature che mostra tutto il talento della pluripremiata designer. Tra i riconoscimenti ricevuti dall’astro nascente britannico ci sono il Condé Nast Footwear News Emerging Designer of the Year Award e il New Gen Award del British Fashion Council.
The Green Closet. Organizzato da UK Trade & Investment e dal Consolato generale britannico di Milano, in collaborazione con Pitti Immagine, il progetto raccoglie una decina di marchi britannici di moda e accessori eco-sostenibili. Nel Regno Unito la sostenibilità è un tema molto sentito e il Paese si avvia a diventare leader globale nel settore. L’offerta di The Green Closet spazia dall’abbigliamento alla maglieria, dai bijoux alle borse, dai prodotti da toilette alle candele profumate.
Per concludere: i partecipanti al Super sono veramente tanti ed è impossibile parlare di tutti i in maniera approfondita. La scelta fatta in questo post è assolutamente soggettiva. Se volete maggiori informazioni sui marchi che non ho menzionato, qui sotto trovate il link al sito dell’evento: http://www.pittimmagine.com/corporate/fairs/super.html